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lunedì 27 aprile 2015

AGLIO CCHI PUÒ TRAR D'INGANNO

Semaforo verde, l'autobus ha già chiuso le porte e dovrebbe ripartire ma non si muove. Dall altra parte della strada sta zampettando una ragazza graziosa, con i jeans bianchi tagliati più parti all altezza delle cosce, un giubbino di pelle nera e un paio di decoltè nere a punta con tacco 12 a stiletto. Con un abbozzo di sorriso alza timida una mano verso l autista che senza dire beh apre le porte e la fa salire. Se fosse stata chiunque altra non solo non avrebbe aperto, avrebbe avuto anche da dire cose poco carine se la persona avesse insistito. Sarebbero partiti anche improperi, succede ogni volta. Oggi, con questa visione celestiale, il copione è cambiato. La ragazza sale facendo oscillare i suoi lunghi capelli biondi liscissimi, che nemmeno madame Sunsilk con il suo brevetto liscio perfetto avrebbe saputo fare di meglio. Il viso levigato da un ottimo fondotinta frattazzato alla perfezione, da far invidia ad un muratore bergamasco. Attaccandosi al sostegno, sorride e cinguetta un "grazie" all' autista. Nello stesso momento, dalla bocca truccata perfettamente con un rossetto rosso, sicuramente di marca costosa, esce una tanfata di aglio densa, da far paura ai campi di aglio di .......e che se avesse avuto un colore sarebbe stata gialla virante al verde, come le radiazioni che hanno trasformato Ben Grimm ne 'La Cosa' dei Fantastici 4. Sento quel vento radioattivo spingermi indietro con violenza, capelli, rughe e orecchie. È un frontale con un muro di energia invisibile, ha la stessa potenza che ha sviluppato l Apollo 13 alla partenza sulla rampa di lancio della NASA. Grimilde, per Diana, chiudi quella bocca che domani vorrei risvegliarmi ancora io, sicuramente meno bella di te, ma con l alito di colluttorio alla mela verde.

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