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venerdì 29 settembre 2017

LE VIE DI MILANO NON SONO FINITE

Nel tragitto verso casa sull'autobus della linea 92 sale un signore straniero che si avvicina all'autista per chiedere informazioni:
"scusa deve andare a via burbur, dove scende?"
L'autista con gentilezza gli risponde: "non ho capito, dove deve andare?"
"via burbur..."
"non ho mai sentito questa via a Milano, è sicuro che si chiami così?"
"Sì, mi ha detto che questa arriva ma non so dove scende"
"Su questa linea sicuramente questa via non c'è, ma non c'è nemmeno a Milano, non ha qualche altra indicazione?"
Frugando nelle tasche dei pantaloni il signore straniere estrae un biglietto che porge all'autista:
"È foglio, scritto...via burbur"
L'autista legge il biglietto ed esclama: "Via Porpora!!!"
E attimi di silenzio pieni di imprecazioni trasparenti scendono come piume sulle teste di noi passeggeri, spettatori obbligati di questo siparietto da tabarin.
Ora a Milano, assieme a via Assab e via Benadir, abbiamo anche via Burbur....zona scittà studi.

giovedì 28 settembre 2017

HSM

Due amiche si incontrano per strada e si scambiano i convenevoli: come sono andate le vacanze, com'è stato il rientro, come stanno i figli e come è cominciata la routine quotidiana con la scuola.
Una delle due inizia a raccontare le sue vacanze:
-Noi siamo stati quindici giorni all'Elba e una settimana a Cortina, ci siamo riposati, niente di che, quest'anno la vacanzona la facciamo a Natale, a Sharm o Majorca, ancora non abbiamo deciso.
L'altra, con viso contratto in una smorfia tra la disperazione e la sufficienza racconta:
- Noi siamo stati a 'Santa' nella casa di mia suocera, meno male che lei era a La Thuile dalla figlia e siamo stati tranquilli ma proprio vacanze non direi, il mare l'avremo visto giusto un paio di ore al giorno, quest'anno è andata così..
- E i ragazzi come stanno, il rientro a scuola?
- Non me ne parlare, Gregorio si è prese a settembre greco e latino, per il terzo anno di fila, greco e latino, materie rischiose, al classico sono basilari...
Per tutta l'estate siamo stati in ballo con libri e ripetizioni  ma poi è andata, anche questa volta l'abbiamo portata a casa.
- Mamma mia che problema le materie a settembre.
- In famiglia abbiamo fatto tutti il classico ma nessuno ha mai avuto tutti questi problemi.
Ma se sono tre anni che Gregorio finisce a settembre con le stesse materie che sono la base del suo percorso di studi ti sei mai domandata che forse c'è un problema e quel problema sei tu?
Magari come idraulico è un mago ma in famiglia hanno fatto tutti il classico.
La classica famiglia di teste a Odissea.

mercoledì 27 settembre 2017

IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO

Ogni mattina è il risveglio è un lavoro: chi insegue la mamma con le merendine fino alla cucina perché è pigro, chi corre perennemente in ritardo con la crema al cioccolato in due cialde di pane croccante, perché se c'è tempo per la colazione tutto si brucia e se non ce n'è ci si butta dalle scale, io non avevo nemmeno la merendina, la famiglia sorridente a tavola mentre le pale del Mulino girano lentamente e quelle nelle mutande anche ma più veloci, la gallina sul tavolo che mangia le fette più spesse che anche se cadono non si rompono mentre nella stessa stanza, si inzuppano biscottoni resistenti in grandi tazze capienti che schizzano latte ovunque.
Mega bicchieri di yogurt colato con manciate di cereali sempre più croccanti, agglomeranti, polimeranti e ingorganti, espressi liofilizzati finemente macinati, che si ricompongono sul balcone con l'acqua piovana nella tazza preferita.
Conigli del cacao che saltano per tutta la cucina per dare al latte quel sapor di cioccolato che lo rende prelibato, donne sognanti che guardano dal patio di casa spighe di orzo dorate che ondeggiano al vento mentre il sole sorge, io per vedere il sole sorgere devo andare a casa del vicino e non sempre è d'accordo.
Lo yogurt che ride quando vede la tua pancia che non è mai in orario, del resto in orario ci arrivavano solo i treni e anche tanto tempo fa.
Poi ci sono quelle che la colazione la fanno con l'acqua, due bei bicchieroni di acqua che combatte la sensazione del primo bottone del pantalone, e il sorriso parte da dentro....
Riso, soriso, risata...e famose sta risata che tanto anche oggi è una giornata demmmerda.

martedì 5 settembre 2017

CANDLE IN THE BUS

Finalmente l'orario estivo è finito, ora i mezzi pubblici sono tornati ad una frequenza decente, non si aspetta più mezz'ora e oltre tra una vettura e l'altra.
Al capolinea si trovano più linee contemporaneamente e le possibilità di scelta sono maggiori.
Uscita dal metrò vedo il mio solito 729 in partenza ma non corro, non corro dietro ai mezzi da almeno 25 anni, tanto dietro c'è già l'altro che parte dopo 15 minuti.
Dal marciapiede dove fa lo stallo il 225 partito poco prima del 729,  vedo una signora con due ingombranti borse portate a spalla, affannarsi per raggiungere il 729.
Ha perso il 225 per un soffio e cerca di prendere l'altro.
Mentre attraversa la strada il 729 chiude le tre porte, lei sale sul marciapiede e l'autobus lentamente spunta il peso, bussa sui vetri cercando di farsi aprire dall'autista ma ormai il pullman è partito.
Paonazza in viso per lo sforzo, con i capelli spettinati e gli occhiali storti sul naso, alza il braccio sinistro verso l'autobus che si allontana e urla: "NON MI HAI VISTO EH? PEZZO DI STRONZO MALCAGATO DI MERDA!"
Quest'anno ricorre il ventesimo anniversario della morte della Principessa Diana.
God bless her....good soul.

venerdì 1 settembre 2017

MAMMA MIA DAMMI 100 LIRE....

Questa mattina sul treno si avvicina il mendico di turno. Si scambiano due parole di rito, "amica come stai, tutto bene...." sorrido "si si tutto bene" e poi parte all attacco. "Mi dai un euro x il caffè?" E già col "mi dai"  partiamo male. Cerco un po di moneta x arrivare al prezzo del caffè e questi "dammi il cinque che ho il resto" adesso il cinque te lo do ma sulla faccia se non ti levi da dosso. Continuo a cercare la moneta e questo con l occhio a palommella punta dentro la borsa e dice "dammi un ticket mangio" gli rispondo che non ho ticket, una, due, tre volte, alla quarta mi rompo e gli dico "ti ho detto che non ho ticket!"  E lui pronto dice "e quello?" Indicando un pezzo di carta con stampata una T maiuscola che si intravede nel taschino interno della borsa. Tiro fuori quello che ha indicato con tanta arroganza e insistenza e spazientita glielo mostro "è una scatola di MOMENT, adesso lo mangi!!" Non l ha voluto. Vai a cercare di aiutare e poi fanno anche i sofistici.


NOBLESSE OBLIGE

Giovane ragazza, alta e snella, gambe lunghe e incedere sinuoso.
Cascata di capelli lunghi con lo "sciatusc". Abito di pizzo bianco corto fino a poco sopra il ginocchio e sandalo gioiello che veste un piede affusolato. Mano leggiadra che si posa sul fondoschiena e con non chalanche, parte la ricerca affannosa del bordo elastico della mutanda insidiosa, che, birichino, affonda nelle carni giocando a nascondino.

NON C'È PIÙ L' EDUCAZIONE DI UNA VOLTA

Signore di un certo tempo, si siede sul metrò senza far caso che sul sedile ci sono dei pezzi di crackers. La signora di fronte glielo fa notare gentilmente. Lui schizza in piedi come una molla e con un gesto rapido ed energico della mano, li fa volare, come se fossero coriandoli, addosso ad un signore vestito di blu che stava passando davanti a lui per andare a sedersi più in fondo esclamando: "sti zozzi maleducati!!" Non c'è più l'educazione di una volta.