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lunedì 13 aprile 2015

NON CONFORME

Lunedì mattina sul metrò bello pieno, sale una marea di bambini vocianti in spedizione 'gita in Duomo'.
D'istinto viene da sbuffare, che rottura, fanno casino, io mi devo fare i pensieri miei che penso al mare, che stasera non sono di turno, che dopo il lavoro voglio andare al parco, dai cinesi, in giro per Milano, che non sto ancora bene e mi da fastidio lo stomaco, che voglio stare come sabato pomeriggio, che voglio... che voglio....che voglio....e poi mi metto ad ascoltare i discorsi dei bambini.
Come faccio a volte con gli adulti che fanno delle conversazioni surreali.
Ma i discorsi dei bambini sono diversi, non sono parole buttate lì per circostanza, noia o solo per riempire un silenzio che pesa.
Le parole dei bambini sanno essere lame potenti, tagliano, feriscono, fanno male, sciolgono il cuore, fanno tenerezza, fanno pensare.
Questi sul metrò di oggi sono bambini di prima/seconda media, credo, non più grandi di così.
Come da sempre, sono divisi in gruppi: i maschi, le femmine e i 'non conformi'.
I 'non conformi' sono quei bambini che grassi, goffi, timidi, con degli occhiali particolari che fanno la faccia da sveglione, quelli alti alti e magri allampanati, quelli che tartagliano, quelli non vestiti alla moda, quelli senza smartphone, quelli un po' trascurati, quelli indietro un quarto d'ora.
I 'non conformi', la mia categoria.
Il non conforme, per una sorta di legge di compensazione, spesso sta vicino ad una delle maestre o    professoresse, che tendono un po' a proteggerlo, un po' a spronarlo ad inserirsi e se trovi quella che non capisce niente, lo tratta anche un po' bruscamente.
Nella vagonata di oggi il 'non conforme' è un bambino magro, un po' più piccolo degli altri, indossa un cappellino di lana con un paio di buchi sul bordo ed è vestito con una tuta grigio chiaro tutta arricciata che racconta di cassetti di mobili in cui è stata riposta accartocciata, forse da una mamma troppo presa da altri bambini, lavoro, casa e marito, per riuscire a stare dietro a tutto.
Si regge al sostegno della carrozza con una mano, vicino ad una prof e all'esterno del gruppetto delle bambine, osserva e ascolta.
Ogni tanto azzarda una frase per inserirsi nel discorso ma nessuno lo sente e così torna ad ascoltare da fuori del recinto.
Ha un viso dolce, gli occhi marroni vispi e un sorriso bellissimo, sotto alla tuta si intuiscono le ossicine e le maniche della felpa, troppo lunghe per le sue braccia, nascondono le manine ossute.
Il gruppetto delle ragazze parla delle solite cose di ragazze, che poi cambiando un po' la traiettoria, diventeranno i discorsi dominanti da signorine e poi da donne: i maschi.
Ad un certo punto una di loro si gira verso il 'non conforme' e con un sguardo un po' 'cretino' gli dice: "Ma non hai caldo con quel cappellino?"
Tutte si girano verso di lui, reazione normale della mandria quando segue il gruppo.
Sul viso del bimbo si apre un sorriso fantastico e guardano la ragazzina che gli ha fatto la domanda risponde candidamente: "No no, non ho caldo, pensa che ci ho anche dormito stanotte con il cappellino".
Mi si è capovolto lo stomaco e il cuore mi si è stretto in una morsa.
Risposta sbagliata piccolo, guarda il viso di quelle ochette ora, un misto di raccapriccio e ilarità, come se tu fossi diventato più marziano di quanto fossi prima.
Andrà avanti ancora così per qualche anno, fino a che non imparerai a giocartela sulla simpatia o se crescendo non diventerai quello che mi auguro, bellissimo, e i presupposti ci sono tutti.
Ritorna nel suo silenzio, attaccato sostegno della carrozza.
Ho fatto caso che, ogni volta che la ragazzina della battuta infelice del cappellino, si gira verso il 'non conforme', lui si illumina e partono dei sorrisi dolcissimi, gli piace, ecco perché, a lui piace quell'ochetta insipida che lo snobba per fare la vampetta con le amiche.
Niente di che, una bambina normale, nemmeno tanto bella, ma appartenente a quella categoria fatta di carta vetrata.
Quelle persone che quando le incontri nella vita e ci strisci contro, ti lasciano certe grattate dentro e fuori, che le ricordi per sempre.
Le fermate del metrò si susseguono e io dovrei scendere alla prossima, Porta Venezia, perché sono un po' in ritardo, ma proseguo fino a San Babila perché voglio guardare ancora quel bimbo dolcissimo e la sua non prepotenza per cercare di entrare nel gruppo, mi ricorda tanto qualcuno, che dello strisciare contro la carta vetrata ci ha fatto uno stile di vita mio malgrado.
I discorsi volano dappertutto,
 'cosa andiamo a vedere?'
'ma prof lei ha figli?'
'ma dopo dobbiamo fare il tema?'
bla...bla...bla...
Io continuo ad osservare il bambino che resta in silenzio sempre in disparte e penso che se non si fa uno scudo grosso e potente come quello di Capitan America, ci resta sotto a questa vita dominata dalle carte vetrate.
Le ragazzine continuano a parlare tra loro e poi, improvvisamente, alla frase dell'ochetta " io il fidanzato lo voglio con gli occhi azzurri!" il non conforme, con un sorriso grande come il Duomo, risponde di botto:" allora me li dipingo!!"
Lei non lo caga nemmeno di striscio, non ha capito un cazzo della dolcezza di quella frase, è solo una carta vetrata, che con 50 centesimi la compri dai cinesi.
Il  sorriso del bambino si spegne mortificato, io scendo a San Babila perché se vado con loro in Duomo quella la prendo a calci.
Avrei voglia di abbracciarlo forte, di dirgli mille cose ma mi limito a pensarle, sperando che arrivino al suo cuore, i non conformi queste cose le possono sentire perché riescono a comunicare anche così.
Cerca di non farti  cambiare dagli stronzi, non diventare stronzo anche tu, resta dolce come sei ora, anche se non devi farti calpestare, non avere paura a far vedere la tua sensibilità, perché su centro stronzi che ti graffieranno con la carta vetrata ce ne sarà sicuramente almeno uno che saprà toccare quei graffi senza farti male, che capirà come sei veramente perché avrà passato le tue stesse cose, magari arriverà dopo tanto tempo, ma arriverà.
Tu sei speciale,  hai un dono che non hanno in tanti, non fartelo seppellire dai banali.
Non te lo posso dire ma i 'non conformi' non sono uno scarto, i 'non conformi' sono qualcosa di speciale, lo dovrai scoprire da solo, col tempo.
Noi sappiamo sentire quello che gli altri non vedono e quando ci incontriamo con un altro come noi, quei graffi spariscono, come per miracolo e quando capiterà lo sentirai senza bisogno di troppe parole.
Continua a sorridere come ora, facendo vedere i denti, un sorriso aperto e sincero,che quando lo fai sei dolcissimo, non smettere mai di essere dolce con le persone, che anche se fa male sbattere contro il tram, alla fine paga, perché sarai una persona bellissima, forte, con una luce speciale e troverai un'altra come te che ti vorrà per come sei, ti amerà con tutto il cuore, anche se avrà paura a dirtelo.
E resta con gli occhi marroni che sono gli occhi più belli.





9 commenti:

  1. no, hai ragione...nono fa ridere. è semplicemente spettacolare. Brava Manu

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Manu, me la sono letta tutta d'un fiato e non sono riuscita a trattenere le lacrime, è un racconto meraviglioso, profondissimo e terribilmente vero! Forse lo possono capire in pochi, quelli che, anche come me, hanno vissuto sulla propria pelle quelle sensazioni, che con il tempo sono riusciti a costruirsi una sorta di corazza per far si che la carta vetrata faccia un pò meno male, ma solo un pò meno... Grandissima Manu, sei troppo brava! ❤

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    1. grazie Patrizia, i non conformi queste cose le sentono sempre, anche quando sono grandi. L'averti fatto venire le lacrime mi spiace se ti ha procurato dolore, ma è bellissimo che tu me lo abbia detto, Sentirsi dire così, vuol dire essere arrivata al cuore.

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  4. Bellissimo, tristissimo, dolcissimo. brava

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  5. grazie belle amiche.
    sono una non conforme da sempre e sento queste cose per questo.
    Poi crescendo ho capito che il non conforme si chiama divergente, e non è uno che non ha un posto dove stare ma è uno che può stare in tutti i posti ma non viene riconosciuto da nessuno come appartenente al gruppo.

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  6. Sì, colpita ed affondata, ma ti assicuro che è bellissimo sapere che esistono ancora persone così sensibili, purtroppo viviamo in un mondo in cui tutti i valori sembrano spariti! 😘

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