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venerdì 22 maggio 2015

LA CLASSE NON E' ACQUA


A volte, quando sono in anticipo sulla tabella di marcia, prima di andare al lavoro mi concedo la colazione al bar.

E’ un bar piccolino, gestito da persone simpatiche, il marito un po’ meno perché è sempre attaccato al telefono con i giochini del menga e fa i cappuccini a tredicimila gradi Fahrenheit , lei invece è sempre carina e sorridente, anche quando cazzia il marito nella loro lingua di origine, si capisce che lo sta cazziando perché cambia espressione della faccia, sembra un cartone animato Manga, io esco sempre un attimo prima che lanci i componenti da dietro al bancone.

Stamattina son uscita di casa un bel po’ prima perché Roberto ha acceso la moto alle 7.20 invece che alle 7.30 come dovrebbe e così ho fatto colazione al bar.

Il bar è praticamente vuoto, ci siamo io e un signore sulla settantina , io prendo il solito cappuccino con la brioche alla marmellata di albicocche e mi metto a leggere i titoli dei giornali appoggiati sul tavolino, il signore attempato sta già bevendo un cappuccino.

Avrà una settantina di anni, indossa un vestito scuro con una camicia bianca e porta degli occhiali da vista fotocromatici con lenti spesse.

Deve essere in pensione ma veste come se dovesse andare al lavoro, sarà stato un capoccia di qualcosa e adesso per riempire il tempo e stare fuori dai maroni alla moglie,  farà il consulente di qualche cosa da qualche parte.

Mentre sorseggia il suo cappuccino, passeggia su e giù per il piccolo bar e si sofferma più volte davanti alla vetrina delle brioches, le guarda come se le stesse contando e poi torna indietro.

Fa la stessa cosa per due/tre volte fino a che finisce il suo cappuccino,  poi appoggia la tazza vuota sul bancone e paga la consumazione.

Prima di uscire prende un tovagliolino dal dispenser, quei meravigliosi tovagliolini rigidi come fette di legno che non asciugano niente che se presi bene di spigolo fanno anche male.

Lo piega in quattro come la pizza che si mangia a Napoli camminando, si ferma davanti alla vetrina dei succhi di frutta, che è più spessa di quella delle brioches, si mette nella posizione dove l’immagine viene riflessa meglio e con l’angolo più duro del tovagliolino piegato, comincia a pulire gli spazi interdentali davanti  della dentiera.

La classe non è acqua, sono briciole di brioche impastate tra i denti.

 

 

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