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venerdì 24 febbraio 2017

Un lunedì da gufoni

Con questo lunedì per me, inizia una settimana un po' complessa e oggi mi regalo la colazione al bar.
Entro nel solito 'barettino' vicino all'ufficio che, alle 8.30 è praticamente vuoto, ma oggi ci sono già tre persone.
Il geometra, una persona molto gentile che saluta tutti con un sorriso, il custode dello stabile vicino al bar e un tale esageratamente loquace per quell' ora del mattino.
Entro e saluto Anna, la proprietaria del bar e rispondo al saluto del geometra.
Il geomertra ordina un caffè e ne vuole offrire uno al tale che bofonchiando risponde:
"bsuf auf ub bnn esame del sangue..."
il geometra risponde:
"Ah beh allora se deve fare gli esami deve stare a digiuno, giustamente"
Nel frattempo Anna mi chiede:
"il solito cara?"
Le sorrido e rispondo di sì.
Il tale, che da ora chiamerò figuro, intanto ordina un cappuccio e il geometra chiede stupito:
"Ma non doveva fare gli esami del sangue?"
"Già gli ho fatti, stamatina presto"
Mentre apro l vetrinetta delle brioche alle spalle sento il figuro che dice al geometra:
"Sa, mi devo condrollare, ho avuto cinque infarti...."
E mi si blocca la mano che stava prendendo la brioche.
Si rivolge ad Anna e chiede:
"Ma le brioche a cioccolato cioccolato non c'è?"
Guardando la vetrinetta proprio davanti alle brioche al cioccolatato.
Il geometra incalza:
"Ma con cinque infarti mangia le brioche al cioccolato??"
"È il caffè che non posso prendere.."
Certo, però panetti di burro e cacao con grasso bovino liquido vanno benone.
Il figuro si avvicina al geometra e prosegue nel suo racconto:
"....tutto è iniziato l'estate scorsa che è morta mia mamma...."
Il geometra si irrigidisce un attimo e io  sposto la mano da sopra alcornetto alla crema a quello vuoto.
"....poco prima di Natale è morta anche mia sorella..."
Il geometra con nonchalance si ravana nelle mutande a mo' di scongiuro e beve rapido il suo caffè, io prendo il mio cappuccino e cerco di fare tutto il più velocemente possibile.
Il figuro seguita ad elencare le sue disgrazie:
"....e adesso anche mio cognato sta poco bene".
Il geometra paga il suo caffè con una mano tenendo l'altra sulle palle, io finisco la colazione chiedendo mentalmente asilo politico alle palle del geometra, che lesto esce salutando tutti.
Pago la mia colazione e a mia volta saluto, mentre sto per uscire sento il figuro dietro di me che esclama:
"Stia attenta al gradino, ancora che cade..." 
Terrorizzata scendo il gradino guardinga e mi precipito sul marciapiede cercando cercando le palle di qualcuno che passa di lì anche per caso

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