Nel negozio di
saponi dove mi reco spesso trovo una signora di età un po’ in là ma non troppo,
che vaga tra le corsie un po’ smarrita.
Ad un certo
punto incrocia il mio sguardo e con ‘nonchalanche’ dice:
"Ma dove
saranno gli insetticidi?"
Le indico lo
scaffale pieno di spray, polveri, scatole, pastiglie e fogli adesivi.
Mi ringrazia e
mentre sto x allontanarmi facendo la 'vaga' dice:
"Sa, ho
una pianta di edera sul balcone che è diventata enorme e da quando ce ‘l ho
arrivano le formiche"
"Capisco
signora, del resto si sa, se ci sono le piante, ci sono anche le bestiole"
e cerco di guadagnare la distanza.
Lei di nuovo
incalza:
“Ho detto a mio
marito che se non trovo qualcosa che le manda via, butto la pianta"
"Ma no
signora, cerchi bene e vedrà che troverà qualcosa che farà al caso suo"
"Ma sa,
signorina...ho una nipotina di nove mesi che comincia a gattonare non vorrei
che..."
A quelle parole
mi scatta l’ istinto del "non lo so che cosa" e le consiglio le
scatolette di plastica sigillate con l insetticida chiuso dentro da mettere
agli angoli delle finestre sui percorsi delle formiche.
Le dico che
sono a prova di bambino e animale, che non lasciano in giro niente, che non
hanno odore e bla bla bla, e anche se la nipotina dovesse toccarle non rischia
niente.
Quella mi
guarda con gli occhi fuori dalle orbite ed esclama:
“Ah no no!!! Io
uso lo spray e poi chiudo la porta".
E certo
signora, mi ha scamazzato tre quarti di minchia con il problema della bambina e
poi spruzzi un veleno che si deposita sul pavimento dove la bambina gattona e
tira su tutto.
Ecco, chiuda la
porta che poi quando la apre se la trova a pancia in su come il baccherozzo.
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