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mercoledì 2 maggio 2018

DOVE C'E' UN PIRLA C'E' CASA


Chi sulla carta d'identità ha tanti rinnovi, ricorderà una pubblicità di una nota marca di pasta dove c'era una bambina che mette nella tasca della giacca del papà, in partenza per lavoro, un fusillo.
Era il lontano 1988 ed io abitavo ancora con i miei genitori, colpita dalla tenerezza di questa pubblicità, una mattina decido di mettere un fusillo nella tasca del giubbino di mio papà.
La sera a tavola mi aspetto la reazione di mio papà a questa cosa, è sempre stato molto sensibile a queste cose e molto umoristico in particolari circostanze, ma non si va sul discorso.
Ho pensato che non se ne fosse accorto o che non avesse messo le mani in tasca, così il mattino dopo gli infilo nella tasca un tortiglione, un po' più grosso.
La sera a tavola di nuovo si parla di tutto ma non della pasta nel giubbino.
La terza mattina, sempre nella stessa tasca, metto una farfalla e la sera a tavola di nuovo nessuna accenno alla cosa.
Seguito per tutta la settimana a mettere un pezzo di pasta nella tasca e papà seguita a non dire niente.
Finisce la settimana e al sabato sera , riuniti tutti a tavola, chiedo:
 " Papà, ma questa settimana non ti è successo niente di strano?"
cercando di portare il discorso sulla pasta ma senza dirlo apertamente, e lui risponde in dialetto:
 "No, semper la crapa pelada de l'Oscar in mes ai ball, perché?"
"Ma nella tasca del giubbino non hai trovato niente'"
"Che giubett?"
"Quello di pelle nero..."
"L'è una setimana che le met sù to fradell"
Ecco perché papà non diceva niente!
Mi giro verso mio fratello e gli chiedo:
"E te non ti sei accorto di niente?"
Lui serafico, continuando a mangiare, risponde:
"Eh.... non riuscivo a capire perché mi sono trovato la tasca piena di pasta"
Magari dirlo....che mi risparmiavo tutta quella pasta.



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