Al
supermercato, Irritata a mille da ogni specie di idiota che incurante di tutto
sbatte addosso con il carrello, gira tra le corsie affollate con lo zaino con
dentro i quadrelli e piroettando come Baloo, falcia chiunque gli capiti ad
altezza e le belle addormentate che, guardando in giro alla ricerca dell arca
perduta, si svegliano dopo un frontale con il bancale della lettiera del gatto
sperando che sia il principe. Non riesco a trovare quello che cerco e non ce la
faccio più a stare li dentro. Mi avvio verso la cassa ed entrata nella corsia
del latte mi trovo davanti un monaco tibetano. Il tempo x una manciata di
secondi si ferma, non sto pensando, lo guardo negli occhi e il sorriso mi parte
da solo. Lui sorride nello stesso momento e con un inchino del capo mi saluta,
io gli rispondo nello stesso modo in contemporanea. In quel momento sento una
sensazione di calma dentro e dopo qualche minuto passa il mal di testa che mi
stava dando il tormento da stamattina. Mi avvio verso le casse con una
bellissima sensazione addosso e passo davanti a quello che cercavo. Non
riuscendo ad andare in Tibet, il Tibet è venuto da me. Bellissimo incontro in
mezzo al caos inutile pieno di imbecilli.
Nessun commento:
Posta un commento