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sabato 28 marzo 2015

SAPESSI COME E' STRANO IL TIBET A MILANO


Al supermercato, Irritata a mille da ogni specie di idiota che incurante di tutto sbatte addosso con il carrello, gira tra le corsie affollate con lo zaino con dentro i quadrelli e piroettando come Baloo, falcia chiunque gli capiti ad altezza e le belle addormentate che, guardando in giro alla ricerca dell arca perduta, si svegliano dopo un frontale con il bancale della lettiera del gatto sperando che sia il principe. Non riesco a trovare quello che cerco e non ce la faccio più a stare li dentro. Mi avvio verso la cassa ed entrata nella corsia del latte mi trovo davanti un monaco tibetano. Il tempo x una manciata di secondi si ferma, non sto pensando, lo guardo negli occhi e il sorriso mi parte da solo. Lui sorride nello stesso momento e con un inchino del capo mi saluta, io gli rispondo nello stesso modo in contemporanea. In quel momento sento una sensazione di calma dentro e dopo qualche minuto passa il mal di testa che mi stava dando il tormento da stamattina. Mi avvio verso le casse con una bellissima sensazione addosso e passo davanti a quello che cercavo. Non riuscendo ad andare in Tibet, il Tibet è venuto da me. Bellissimo incontro in mezzo al caos inutile pieno di imbecilli.

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