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venerdì 27 marzo 2015

LA GA' EL SUV

Camminando in pausa pranzo sento una voce di donna che urla: "Scusaaa, viale Umbria? Scusaaa, viale Umbria? Scusaaa, viale Umbria'".
Mi giro dalla parte dove sento provenire la voce e vedo una babbiona imbastita, alla guida di un Suv grosso come la sacrestia del Duomo.
Ferma all'imboccatura di una strada piccola, senso unico, sulle strisce pedonali, affacciata al finestrino, urla la stessa frase a chiunque le passi vicino.
 Una ragazza con le cuffiette nelle orecchie non la sete e tira dritto, un signore anziano si blocca, spaventato dalla situazione che non capisce e una signora tenta di dirle che non sa dove si trovi questa via.
La carampana infastidita le dice:" mi hanno detto che è una parallela di questa!!!! (viale Campania)
Nel frattempo, dalla coda di macchine che si è formata, parte una fanfara di clacson.
La tipa non si muove e seguita imperterrita a starnazzare la stessa frase "Scusaaa, viale Umbria? Scusaaa, viale Umbria?"
Per un attimo mi sfiora il pensiero di attraversare viale Campania tra un semaforo e l'altro mentre le macchine hanno il verde, sicuramente preferibile alla babbiona, ma proseguo per la mia strada.
Appena le arrivo a tiro questa, sporgendosi dal finestrino come il dentifricio da un tubetto strizzato al centro, mi urla: "Scusaaa, viale Umbria? Mi hanno detto che è la parallela di questa!!!"
Sì signora, è la parallela di questa, ma entrando in questa via si infila in un dedalo di sensi unici da cui per uscire, serve il filo di Arianna e Arianna adesso è a pranzo con Teseo.
Ma quel Minotauro che ha al posto della macchina, non ce l'ha un cacchio di navigatore??
Dopo la mia gentile risposta, la bertuccia non ringrazi, non saluta, se ne sbatte di tutto e di tutti, gira la testa all'interno del catafalco e appoggia il braccio destro su sedile del passeggero.
Mi allontano alla svelta da quelle strisce con la gelida sensazione, che mi scivola sulla schiena, di una retromarcia catastrofica.

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