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giovedì 29 giugno 2017

LA SCUOLA È FINITA MA NON SI VÀ IN PACE

Le scuole sono finite ma il meglio è rimasto in circolazione, un po' come certe medicine che hanno un tempo lungo di smaltimento nel sangue e continuano a dar fastidio.
Calata  degli Unni dal treno in arrivo dalla Brianza, mille anni di pendolaresimo e sembra sempre che vengano giù con la piena.
Un giorno vorrei che mi spiegassero il motivo per cui si ammassano e corrono come armenti impazziti verso i treni del metrò che partono a tre minuti di distanza l'uno dall'altro.
Ogni giorno questi treni della speranza, portano esempi di riduzione mentale incredibili e oggi è toccato ad un ragazzotto universitario enunciare il teorema del cretino estivo.
In fila ai tornelli due amici si parlano a battute e ridono in attesa di timbrare il biglietto, è cosa nota che la fila dove siamo noi è sempre quella che non si muove e la regola vuole che in questi casi ci sia il rimbambito che si sente furbo e salta da una fila all' altra pensando di guadagnare tempo, ma in genere guadagna solo improperi.
Il nostro eroe giornaliero non è da meno, forte del fatto che nella fila a finco c'è il suo amico, si sente James Bond con licenza di 'vado di qua e vado di là, prima o poi devo timbrà'.
Il suo amico arriva al suo turno, timbra e passa il tornello, lui ha davanti ancora due persone ma rapido come una faina si sposta nella fila a fianco infilandosi davanti A ME, vedi un po' quanta fortuna stamattina questo giovanotto....
Inserisce il biglietto, convinto di aver timbrato parte al galoppo, il tornello è bloccato e le balle frantumate.
Anche se prettamente autunnale come gusto, oggi colazione con marmellata di maroni brianzoli.

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