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giovedì 1 settembre 2016

IL QUADRILATERO DELLA MODA

Via della Spiga a Milano non è uno stradone grande, ma nemmeno un viottolo di montagna. Non passano le macchine, tanti negozi in questo periodo sono chiusi e ora non c'è nemmeno in giro tanta gente. Poco fa eravamo solo in cinque. Io che camminavo in un senso di marcia e gli altri quattro dal senso opposo. Arrivati tutti e cinque all'altezza dello stesso negozio, uno dei quattro che mi vengono incontro taglia  la strada a quello di fianco che perde l'equilibrio, che per non cadere si appoggia con le mani a quelli davanti che barcolla, si ferma di colpo, regge quello dietro che si ferma e viene tamponato dalla quarta che guardava una vetrina e non si era accorta che gli altri erano fermi. L' urto dell' ultima sposta avanti tutta la carovana di cammelli accatastati che parcheggia tutta addosso a me che lesta come un gatto di marmo rimango immobile in balìa degli elementi. Un impegno magistrale per riuscire ad accartocciarsi a sto modo essendo le uniche cinque persone in mezzo chilometro di spazio vitale. Più che il quadrilatero della moda a me è sembrato il rombododecaedro dei pirla.

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