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martedì 26 gennaio 2021

'NA TAZZULELLA 'E CAFE'

La consuetudine ‘forzata’ di bere il caffè nel bicchierino da asporto ormai fa parte del comportamento comune, è diventato quasi normale vedere roccoli di persone davanti ai bar che chiacchierano sorseggiando caffè e cappuccini, se non vogliamo pensare al motivo che ci ha portato a fare questa cosa possiamo anche pensare che fa tanto ‘ammericano’ e ce la facciamo andare giù assieme alle bevande. Arrivando con l’autobus come tutte le mattine, lo sguardo cade come sempre davanti al solito bar e il pensiero corre alle meravigliose brioche alla crema che la pasticceria interna sforna ogni giorno. Stamattina però c’è un’altra cosa che attira la mia attenzione, un uomo alto, corpulento, con i capelli spettinati dal vento freddo, imbacuccato in un giubbotto imbottito blu intento a cercare di pulirsi la parte davanti con la mano destra dal caffè fuoriuscito dal bicchierino chiuso male e nell’altra mano tiene il bicchierino gocciolante. Sono carucce quelle tazzine ma se non hai un barista intelligente che la sa chiudere bene i risultati sono questi. Dopo essersi pulito alla belle e meglio il giaccone finisce di bere il caffè, butta il bicchierino nel cestino dell’immondizia lì vicino, inizia a succhiarsi un dito dopo l’altro per togliere il caffè colato dall’incidente occorso poco prima e per concludere in bellezza, lecca il palmo della mano aperta finendo l’igiene personale con buona pace dell’Amuchina, dei gel e dell’alcool etilico che probabilmente in questi mesi ha fatto danni non solo al fegato.

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