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mercoledì 22 luglio 2020

LE STAZIONI DELLA VIA CRUCIS

Viaggio di ritorno verso casa.
Salgo in metrò a Porta Venezia e mi sistemo su un bollone rosso in mezzo al vagone, di quelli scomodi da ‘abitare' perché in mezzo al vagone e quindi alle balle.
Ora i convogli sono molto più affollati dei mesi scorsi e non si trova spesso posto a sedere subito, occorre aspettare di arrivare alle stazioni che hanno le coincidenze con altre linee dove scendono parecchie persone.
Il treno parte e percorre velocemente il tratto verso  la stazione dopo e alla ripartenza si sente a voce molto alta un tale che esclama:
"oh Signore!"
Niente di strano, capita di sentire esternazioni sonore di ogni tipo, questa non è fastidiosa.
Arrivati alla stazione di Loreto scendono tante persone e si libera un posto poco distante da bollone dove mi ero sistemata, e prima che salgano agli altri passeggeri mi siedo e appoggio la borsa sul sedile di fianco, tanto non è agibile in questo periodo di distanze sociali.
Il treno riparte e l'altoparlante interno scandisce forte "PROSSIMA FERMATA PASTEUR, NEXT STOP PASTEUR" e tutti torniamo a farci i fatti nostri sui telefoni.
Il treno ferma e riparte, solito annuncio, solite azioni e poi si sente lo stesso tale di prima che a voce alta e decisa esclama:
"Oh Madonna!"
Il mio senso di ragno pizzica, questo non è a posto e mi sa che non è finita qui, mi distolgo apparentemente dai miei fatti e resto in ascolto.
Passano un paio di stazioni e si sente di nuovo:
"Oh Gesù!!"
Con apparente noncuranza mi giro a vedere chi fosse questo pio personaggio che dalla stazione di Loreto ha iniziato a sgranare il Rosario.
E' un baldo signore di gradevole presenza, sui 40/45 anni, robusto ma non troppo, capello rasato brizzolato, indossa dei jeans e una polo blu, mascherina coordinata nei colori e indossata in modo corretto, nel complesso ben tenuto.
Ne tempo in cui gli ho fatto la radiografia sono passate due stazione e sistemandosi meglio sul sedile esclama:
"Oh Signore!"
Nel frattempo il treno un po' si è svuotato e davanti a lui è rimasto un ragazzo in piedi che guarda distrattamente fuori dai finestrini il niente in galleria mentre ci avviamo all'arrivo nella stazione di Villa San Giovanni.
Il treno riparte e dopo pochi secondi il bellimbusto si alza di colpo con un atletico saltello esclamando:
"Oplà!" e si piazza di fianco al ragazzo soprappensiero che accenna ad un passo indietro sorpreso della presenza improvvisa del figuro che dice:
"Eh, mi alzo sempre un po' prima perché se aspetto all'ultimo resto su, ho un sonno della Madonna!
Mi preparo sempre due fermate prima, così mi allineo meglio"
Ma chi sei l'Apollo-Soyuz che si allinea con la stazione spaziale di passaggio?
Il ragazzo abbozza un sorriso che si percepisce dagli occhi e timidamente risponde:
" Capisco"
Il tale gli attacca un bottone che la metà ne basta e alla sua fermata saluta il ragazzo paziente con allegria mentre scende:
"Passa una buona serata, ci vediamo eh... ciao"
Il ragazzo risponde:
 "Arrivederci e buona serata anche a lei"
Il tale torna indietro e dalla banchina mentre si stanno chiudendo le porte urla:
"E  la Madonna! Dammi del tu che non ho novant'anni!"
Il treno riparte e arriviamo al capolinea, silenziosamente ci mettiamo in fila per scendere e uno ad uno, con un accenno ad una veloce genuflessione, scendiamo dal treno segnandoci velocemente.
Anche questa Via Crucis è finita, andiamo in pace.
















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