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martedì 7 marzo 2017

L’IMPORTANTE E’ CAPIRSI.


Scala mobile rotta a San Babila. Faccio passare la ressa per non intralciare e inizio a salire le scale un po' lenta.
Davanti ho una signora con un trolley che finito di salire si ferma proprio in cima alla rampa e mi blocca due gradini indietro. Io mi fermo e aspetto che lei si muova. Questa si gira verso di me e mi guarda con lo sguardo torvo e interrogativo.
"Ho un problema a un piede signora, per quello sono ferma dietro di lei, aspetto che faccia un passo avanti per finire la rampa, non riesco a passarle davanti sulle scale"
La gentile signora incartapecorisce la faccia e in tono brusco mi risponde: "anche io!! Ieri sono caduta"
"Signora, non le sto dicendo niente, le ho solo spiegato il motivo per cui sono ferma troppo vicino a lei"
"Non è l'unica ad avere problemi"
"Lo vedo signora, ma se fa un passo avanti io finisco la rampa e mi levo dalla scala, non sono tranquilla qui"
"Non vede che sto sistemando la borsa?"
"Signora le sto solo chiedendo di farmi andare via dalle scale perché ho un piede poco affidabile sulle scale"
"Sì ma anche io, ho preso una storta ieri!"
"Signora, perché dobbiamo fare questa discussione sulle scale? Lei ha preso una storta e io il piede me lo sono rotto, ora che ci siamo scambiate le cartelle cliniche lo fa un passo avanti per favore?"
Sempre più indispettita la signora si sposta e si avvia ai tornelli di uscita. Io finalmente mi allontano dalla scala e mi avvio a mia volta all'uscita.
La signora, non paga del discorso appena finito, esce dal tornello, mi taglia la strada col trolley, si gira e mi dice: "comunque la capisco!"
E se non mi avesse capita cosa avrebbe fatto, mi avrebbe spinta direttamente giù dalle scale?

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