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lunedì 7 novembre 2022

FILIERA CORTA

Nella pausa pranzo decido di andare nel negozio dei cinesi vicino all’ufficio, conosciuto anche come il paradiso degli ftalati. Giro per il negozio in cerca di niente di utile e finisco per comprarmi comunque qualcosa, quei negozi sono il ‘fattapposta’ . Arrivo alla cassa e mi metto in fila come d’uso, arriva la versione femminile di Antonio Hinoki buonanima e mi passa davanti come se fossi invisibile, lascio correre perché non ho voglia di fare a pugni in pausa pranzo, ho fame e vorrei riuscire a mangiare prima di rientrare al lavoro. Arriva il mio turno di pagare e gentilmente il ragazzo alla cassa si scusa, si allontana di un metro scarso, mi gira le spalle, abbassa la mascherina e si spruzza uno spray in gola, rimette la mascherina e torna alla sua postazione in cassa dove lo sto attendendo. Mi guarda dritto negli occhi e mi dice: “Mi scusi ma ho tosse, mal di gola” E me lo dici così con quegli occhi a mandorla che hai il mal di gola? Dietro di me squilla il cellulare di una tipa che ha come suoneria la colonna sonora di profondo rosso e a me gela il midollo spinale anche se quello che ho davanti che sta sputando i polmoni è giallo. Cercando di far finta di nulla gli rispondo: “Capisco, anche io ho la tosse” E cosa vuoi che siano due colpi di tosse della Pianura Padana contro quelli della muraglia cinese, l’ho persa a tavolino, non mi fanno nemmeno scendere in campo. Mi sento in trappola come un topo da laboratorio, non posso scappare perché non ho ancora pagato e ha in mano il mio bancomat, penso che sono intelligente perché non ho mai abbassato la mascherina e penso che anche il muso giallo è intelligente, indossa la mascherina ma la tocca con le mani, e con le mani ha toccato quello che ho comprato io e quando arrivo a casa metto tutto sul balcone ma intanto l’ho toccato e cerco nella borsa la bottiglina di gel per le mani e sono indecisa se berlo o metterlo solo sulle mani. Poi penso che ho ancora sette giorni dei centoventi di copertura da guarigione sperando che il Corona sappia contare, non come Fabrizio che non conta un mazzo. Nel frattempo mi parte un accesso di tosse pazzesco che si sposta anche la mascherina ad ogni colpo e il ragazzo alla cassa mi dice: “Fale tampone folse è meglio, blutta tosse” Pheega tu sei la filiera corta del Covid con la peste in gola e dici a me di fare il tampone??? Apro una foto del mio telefono e gli faccio vedere il mio tampone “Nani, è negativo, folse tampone meglio fale te” E anche oggi non sono morta uccisa dalla mafia cinese e non finirò un piatto di zuppa gambeli.

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