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martedì 16 febbraio 2021

TWERKA CHE TI PASSA... IL TORNELLO

Siamo arrivati alla fine della giornata, il metrò è arrivato al capolinea di prega di scendere prestando attenzione agli oggetti perdonali. La transumanza cittadina di incammina verso le scale immersa negli smartphone e persa nei pensieri in attesa di tornare a riveder le stelle. Io sempre con la testa a vanvera mi perso nella musica portata da un auricolare solo, l'altro orecchio lo lascio libero per potermi rendere conto di dove finisco mentre cammino pensando alla Pennsylvania. Da qualche tempo ho notato che,da quando ho abbracciato la fede del pendolaresimo nel lontano 1979 a.C., il parco 'tranvieri' si è decisamente svecchiato. Da ragazzina c'erano vegliardi logori nel corpo e nell'anima che tiravano sera come buoi attaccati all'aratro, senza sorrisi e con il menefreghismo incollato alle maniche della camicia d'ordinanza. Oggi, queste carcasse macilente, hanno lasciato posto a ondate di assunzioni di reclute dalla carne soda, che hanno portato aria fresca, sorrisi e anche qualche muscolo che in estate fa bella mostra di sè. Risalita dalle gallerie urbane, arrivo al piano del mezzanino e mi avvio verso i tornelli, la mia attenzione però viene attirata da una sagoma scura non ben delineata, guardando meglio capisco che è un appartenente all'azienda di trasporti locali che, appoggiato ad un tornello con i gomiti, crea un angolo di novanta gradi dandomi le terga. Ho qualche problema a mettere a fuoco da lontano ma avvicinandomi vedo bene che l'immagine che mi si para davanti sono due natiche avvolte da un pantalone che le le rende particolarmente tornite e pare contenerle disegnando un perimetro perfetto che la O di Giotto je fa...gli porta le ciabatte, diciamo così... Rallento il passo e noto un movimento di polso sciolto mentra 'scrolla' sul video del suo smartphone, deve avere fatto tanto allenamento tirando i dadi al casinò, dalla scioltezza parrebbe così. Poi l'occhio mi scappa, meglio evitare questa espressione che solo al pensiero mi fa paura....diciamo che la mia attenzione viene attirata da un altro movimento, pare avere il ballo di San Vito. Sempre tenedo i gomiti appoggiati al tornello, inizia a muovere le anche facendo oscillare le chiappe a destra e sinistra che Elettra Lamborghini pare un'educanda, convinto del suo twerkare seguita a scrollare, e io mi avvio verso casa cantando "I'm a, I'm am a, I'm a nasty girl, fantastic Este culo es natural, no plastic...." E per i boomer che non la sanno cercate Nathy Peluso.

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